Dott.ssa Nicoletta Premoselli, Psicologa a Milano, formata in counseling psicologico Rogersiano e psicologia perinatale. Psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico lacaniano in formazione.
All’inizio del percorso di studi, la mia idea di psicologia era totalmente incentrata sulla clinica ad orientamento psicoanalitico freudiano, fino all' incontro con la psicobiologia, che ha acceso la mia attuale grande passione per le neuroscienze. Ho dovuto così cercare di far convivere il primo grande amore, mai sopito, per la psicoanalisi freudiana, con la passione più recente per le neuroscienze, coltivandole di pari passo e armonizzandole.
Ho scoperto col tempo che grandi scienziati stavano già lavorando animati da questa sfidante ambizione: mi sono così “messa sulle spalle di questi giganti”, affrontando un complesso lavoro di tesi che mi è valso la lode, con cui ho tentato di confermare la validità delle teorie freudiane alla luce delle nuove scoperte neuroscientifiche, appurando, con stupore, che psicoanalisi e neuroscienze non solo non sono in antitesi ma anzi sono una la conferma dell’altra.
Ho proseguito in questa direzione con la scuola di specializzazione in psicoterapia a indirizzo psicoanalitico lacaniano, dove continuo a formarmi abbinando psicoanalisi e neuroscienze.
Mi sono inoltre formata in counseling psicologico di stampo rogersiano che mi ha dotata degli strumenti fondamentali per entrare in profonda empatia nella relazione terapeutica, grazie alla quale è possibile andare nel profondo di chi si rivolge a me, definire i bisogni e accompagnarli verso il raggiungimento dei loroi obiettivi.
Ho ritenuto utile formarmi anche in psicologia perinatale per l’importanza che l’evento nascita, o ingresso di un nuovo membro, ha all’interno di un nucleo famigliare.
La mia vita professionale si è svolta all’interno di aziende strutturate di grandi dimensioni, di cui conosco molto bene le dinamiche funzionali e disfunzionali, i punti di forza e di debolezza e gli elementi strutturali che impattano sulla vita delle persone, generando quella che chiamo “la sofferenza della vita ordinaria”, in cui sistemi apparentemente “normali” possono essere generatori di malessere, stress, frustrazione e burnout. Da qui è nata l’esigenza di formarmi come esperta di psicologia positiva incentrata sul self empowerment e senso di agency, che consente di potenziare ed affinare le risorse disponibili, di cui tutti noi disponiamo, anche se non ne siamo coscienti, e metterle in campo per affrontare efficacemente le situazioni sfidanti della vita.
La “doppia vita lavorativa” scandita dal mattino in azienda e il pomeriggio in studio, mi consente di avere un’ampia capacità di analisi concreta e pratica, e di distinguere il lavoro (in azienda) dalla passione (nel mio studio), in totale adesione alla deontologia professionale.
Svolgere un’attività con passione, significa spostare l’obiettivo di “acquisire pazienti a tutti i costi”verso la costruzione di una profonda alleanza terapeutica con chi è mosso dalla giusta motivazione, ed è disposto a investire la propria energia nel percorso insieme.
Credo fermamente nel valore della formazione continua che, per quanto mi riguarda, va oltre l’obbligo deontologico: la ritengo indispensabile per garantire un servizio di qualità a chi si rivolge a me.
In conclusione, ci tengo a dirlo: nel mio studio non si fa un lavoro astratto. Si fa un lavoro molto concreto che tramite le parole e le attività corporee e immaginative, sollecita la plasticità sinaptica verso la ricostruzione e il potenziamento delle risorse facendo gradualmente emergere la versione migliore di sé stessi.