Mindfulness: tutti ne parlano, in molti la sostengono, tanti sono incuriositi. Di cosa si tratta e come può integrarsi nella nostra vita e nel percorso di miglioramento? Con la mindfulness impariamo a raggiungere un obiettivo molto importante: entrare nel momento presente in modo consapevole, direzionare l’attenzione dove noi vogliamo e osservare i pensieri con atteggiamento distaccato e non giudicante.
Perché? Perché affinando la consapevolezza di sé, dei propri pensieri ed emozioni, si sviluppa la capacità di sospendere quel dialogo interiore che va a costruire nella nostra mente certi scenari disfunzionali.
La mindfulness è una strategia molto efficace da attuare quando si ha la sensazione di essere travolti da un vortice di pensieri fuori controllo che ci trascina verso stati emotivi negativi. Qualcosa che può capitare a tutti noi: ritrovarsi a vivere sensazioni come tristezza, rabbia, sensi di colpa, senso di inadeguatezza, raccontati in quel dialogo interiore che proprio con la mindfulness impariamo a controllare
In una sua celebre incisione il pittore Goya dichiara che “il sonno della coscienza genera mostri”: con la mindfulness esercitiamo la mente a diventare più lucida, ad aumentare la capacità di analisi e ad essere in grado di fermare quel vortice di pensieri che altrimente ci trascinerebbe in tempeste emotive e somatiche .
Quando parliamo di mindfulness, la parola chiave è consapevolezza: applicata in termini pratici ai gesti e ai momenti del quotidiano aiuta a diventare consapevoli non solo delle proprie azioni, ma anche delle proprie emozioni e dei processi mentali attivati in risposta agli stimoli esterni. Aumentare la consapevolezza di sé e del contesto in cui ci si muove, permette di avere una visione equilibrata della realtà e di gestire in maniera più sana gli alti e bassi che possono occorrere, e avere più energia per attingere alle proprie risorse da mettere in campo nelle situazioni sfidanti della vita.
La mindfulness, con le tecniche che useremo insieme, non sarà solo un esercizio pratico: sarà anche la tua nuova abilità acquisita, quella di focalizzarsi sul consolidamento dell’auto-consapevolezza.
Essere coscienti di sé e del mondo significa poter affrontare nel modo migliore le sfide di ogni giorno, consapevoli che siamo in grado di farlo, quindi più forti di timori, ansie, debolezze, insicurezze.
Oltre alle tecniche di mindfulness, nel mio approccio è molto importante anche la tecnica immaginativa, ovvero l’esplorazione creativa che, partendo da una necessità specifica, mette in scena delle situazioni probabili e credibili dove, letteralmente, ci si esercita nelle migliori risposte possibili. Un vero e proprio racconto di cui essere protagonisti, al cui termine si è in grado di analizzare il percorso, le azioni e le scelte che hanno portato al risultato finale.
Con la tecnica immaginativa, l’obiettivo è raggiungere il risultato positivo che può migliorare noi stessi nella realtà, incidendo favorevolmente sul contesto, che sia esso relazionale, sociale o lavorativo e andando a gestire, infine, il problema originario, quell’incipit del racconto che rischia di sopraffarci.
Visualizzare una situazione problematica o di conflitto, esercitarsi nel campo della fantasia a muoversi in questa situazione e a generare le risposte più adatte, è una tecnica che oltre a focalizzarsi sul problema specifico, guida la persona ad articolare una maggiore consapevolezza, individuando in sé le risorse e le potenzialità utili nel fronteggiare le situazioni conflittuali del quotidiano e della vita.
Le sessioni di esperienza immaginativa si svolgono nell’ambiente protetto e confortevole del mio studio, dove si raggiungerà una condizione ideale di rilassamento, per lasciarsi andare infine in un percorso guidato fatto di stimoli sonori o visivi.
Il viaggio all’interno del proprio Io si compie a cavallo delle parole, per identificare un problema ben definito su cui elaborare soluzioni creative, immaginando di viverle. Proprio come se la nostra mente fosse una palestra dove fare pratica, in una maniera protetta e costruttiva, dei mezzi che abbiamo a disposizione per affrontare il problema da superare.
È un viaggio immaginario dove esiste una parte molto vera e concreta, quella delle nostre risorse, che andremo a potenziare e migliorare, mentre esploriamo il loro uso alla ricerca delle alternative risolutive che possiamo raggiungere. E’ proprio qui, in questa palestra immaginaria che abbiamo costruito insieme, che attiveremo quella parte di noi già ricca di soluzioni e competenze emotive che spesso non riusciamo ad ascoltare o sottovalutiamo con l’esperienza immaginativa.
Qui riusciremo a entrare in contatto con la parte più saggia e sensibile del nostro essere, l’inconscio.
L’arteterapia è un altro strumento che considero una componente importante nel percorso di crescita e sviluppo personale. Spesso, durante il percorso di counseling psicologico, ricorrono momenti molto importanti che coincidono con intensi stati emotivi. L’affiorare di un ricordo o di una consapevolezza, il sentire un'emozione particolare, conoscere una parte di sé acquisita durante il viaggio risolutivo, suscitano stati d’animo che possono essere difficili da integrare e verbalizzare. Il linguaggio espressivo dell’arteterapia permette di comunicare in queste fasi grazie alla possibilità di riversare coscienza ed emozione su un foglio bianco, sostituendo il silenzio introspettivo tipico del momento creativo in un supporto efficace verso l'obiettivo di focalizzarsi sul momento, sulla sensazione, sull’accettazione di ciò che si sta vivendo in quell’istante
Personalmente, non limito l’utilizzo dell’arteterapia come supporto al percorso terapico, ma è per me una vera e propria forma di mobilitazione delle risorse, sollecitata da attività artistiche ed espressive che favoriscono la costruzione di una relazione terapeutica efficace e la cui attività si mostra particolarmente adatta nei percorsi riabilitativi o educativi.
La Dott.ssa Nicoletta Premoselli è iscritta alla Federazione Mindfulness Italia con il numero 1383
Dott.ssa Nicoletta Premoselli
Psicologa a Milano